L’edizione 2018 della festa del torrone a Cremona è attesa ogni anno da grandi e piccini.

La festa del torrone

Più di 80 tonnellate di torrone. Non potevo proprio sottrarmi dall’andare alla festa più popolare dell’anno a Cremona. Da sabato 17 a domenica 25 novembre la città si è animata per ben nove giorni diventando centro d’intrattenimento e di dolci mangiate. Un’edizione dedicata al ‘900, il secolo breve, anni di guerre, scoperte, globalizzazione. Ma il focus è incentrato sulla più grande protagonista in quegli anni nel panorama cremonese: Mina.

Tu, amor mio, chi ti ha amato in questo mondo, solo io. Io invece io sono stata troppo amata. Ma noi due, amor mio, siamo un po’ di più.”

Chi non ha ascoltato centinaia di volte questa canzone? È Mina, la Tigre di Cremona, al centro di iniziative, concerti, spettacoli, musical e tanti eventi in queste giornate di festa. Lei che ha portato il nome della sua città in giro per il mondo.

Torrone, la festa più attesa dell’anno è a Cremona

L’evento

Organizzata dalla SGP Events, ormai da 11 anni, la festa del torrone punta a superare il grande successo riportato nelle precedenti edizioni. 300mila presenze ogni anno, oltre 350 pullman, 400 camper da tutta Italia, ristoranti presi d’assalto dai turisti. In esposizione non mancano infatti costruzioni giganti di torrone, la rievocazione del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, il corteo storico, il Torrone d’Oro e varie iniziative d’intrattenimento.

Torrone, la festa più attesa dell’anno è a Cremona

60 anni di Mina

È l’estate del 1968 quando una diciottenne bussa alla porta di via Ferrante Aporti 37, a Cremona. Ad aprire è Nino Donzelli, leader degli Happy Boys, band che in quegli anni riscuoteva un grande successo internazionale. Il talento della ragazza viene fiutato subito e comincia così la loro collaborazione. È Mina, o Baby Gate, come inizia a farsi chiamare sulla scia dell’influenza americana, che oggi compie 60 anni di carriera. E la sua città la omaggia con la manifestazione “Cremona canta Mina” e con la costruzione gigante di torrone. A lei, colosso della musica italiana, ribelle, sfrontata, esplosiva, coraggiosa. Fuggita dai riflettori di cui era stufa.

Son qui radiografata, son nuda anche vestita, di me sapete tutto. Forse più di me. Ma se mi chiedete le cose che ho nel cuore, ecco le sole cose che non saprete mai”.

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Testo: Giulia Di Giovanni. Foto: Mauro Di Giovanni

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