Sui servizi pubblici c’è sempre da parlare, ma questa settimana in particolare in seguito ai rincari ATM a Milano e ai disagi di Roma.
Servizi pubblici
Se ne discuteva da tempo. Comune contro Regione. Centrosinistra contro centrodestra. Alla fine dei giochi a spuntarla è il Comune di Milano. Prezzo del biglietto base dei mezzi pubblici in aumento da 1,50€ a 2€ a partire dal 15 luglio prossimo. Tra dissapori e contestazioni da Roma qualcuno commenta che almeno nel capoluogo lombardo i servizi sono efficienti.
Intanto a Roma
Il giorno dopo questa amara notizia ne arriva un’altra. Riapre la fermata della metro Repubblica nella caotica Capitale. Otto mesi di chiusura per il crollo di una scala mobile. Duecentoquarantasei giorni di saracinesche abbassate nel centro della città. Non solo. Chiusi i battenti anche delle vicine fermate di Barberini e Spagna. Praticamente per arrivare al Vaticano dalla stazione Termini ci si impiegano 5 minuti scarsi. E, come scrive spiritosamente Massimo Gramellini nel suo Caffè del Corriere della Sera, nel frattempo in Cina in 246 giorni avranno costruito 246 grattacieli.
La beffa
Ma il bello deve ancora arrivare. Dopo otto mesi, uno spettacolo unico si presenta sotto gli occhi di turisti e romani increduli. Le quattro scale mobili funzionanti al momento della chiusura della stazione di Repubblica continuano a funzionare. Quella rotta però continua ad essere rotta, mascherata sapientemente da pannelli e cartellonistica. Un goffo tentativo di insabbiare la faccenda. Un po’ come quando il gatto si infila sotto la poltrona, sentendosi furbo per aver trovato il nascondiglio perfetto, ma si dimentica la sua lunga coda allo scoperto. O come quando i bambini giocano a nascondino e pensano che coprendosi gli occhi diventino invisibili. Ecco, stesso risultato.
ATM vs Atac
A Roma però il biglietto base continua a costare 1,50€. Per fortuna. Anche troppo forse per il servizio offerto da Atac. A Milano la storia è diversa. Ci sono quattro linee metropolitane ben funzionanti, bus puntuali e tram efficienti (fanno un gran rumore, dormire è impossibile, ma sono efficienti). Tra l’altro il ticket verrà aumentato a 2€ ma sembrano esserci spiegazioni e buone notizie. Il Comune di Milano, governato dal 2011 dal centrosinistra, spiega come l’aumento del prezzo del biglietto sia necessario per far tornare i conti di ATM. Dal Pd fanno sapere che verrà introdotto a partire dal 2020 anche un biglietto breve che costerà meno del ticket standard, rivolto a chi fa solo poche fermate e valido per un tempo circoscritto.
Tirare le somme
Sui trasporti, aimè, Milano batte Roma 1 a 0, anche col rincaro, anche con tram cigolanti e i bus che sfrecciano come fossero Ferrari e anche con una puzza di smog sopra ogni limite. Certo, qui non c’è un comodo trenino che in dieci minuti porta dalla stazione San Pietro a quella di Ladispoli per un bagno al mare al volo, ma non si può chiedere troppo. In fondo con appena un’ora e mezza di tragitto in più si può raggiungere Genova dalla stazione Centrale.
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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