A Roma, il Parco Monte Ciocci è invidiabile per il suo panorama mozzafiato. Oltre a tanta beltà però qui si cela anche qualche pericolo.
Parco Monte Ciocci
Monte Ciocci è uno dei miei posti preferiti a Roma. Non tutti lo conoscono e forse proprio per questo è ancora più bello. Sulla sua cima è possibile ammirare uno scorcio della città dall’alto. Non si tratta di luoghi panoramici super affollati e gettonati come Gianicolo, Pincio o Zodiaco. Qui non troverete coppiette innamorate che si accalcano per farsi una foto dall’angolatura più bella, nessun venditore di rose rosse o chioschetti di birra al triplo prezzo del normale. Semplicemente natura incontaminata e un po’ selvaggia. Potrete arrivare qui recandovi nella zona di Valle Aurelia e oltrepassando i cancelli che trovate tra via di Valle Aurelia e via Anastasio II. Salite fino in cima, potrete scegliere se prendere le scale un po’ ripide o seguire i tornanti ma, tranquilli, le macchine non ci passano.
La vista e il verde
Siete arrivati? Non è fantastico? E quella scritta che riporta una frase di un testo del gruppo Colle Der Fomento? “Ma dimmi quante volte hai visto il cielo sopra Roma e hai detto quant’è bello”. Vi dirò di più, da qui parte una stupenda pista ciclabile inaugurata nel 2014 con il sindaco Ignazio Marino che collega Valle Aurelia a Monte Mario, passando per Appiano, Balduina e Gemelli. Cinque chilometri di pista immersa nel verde più totale che attraversa il Municipio XIV della Capitale. Sul percorso troverete anche panchine e aree attrezzate per i bambini.
I pericoli del parco
Sembra tutto idilliaco, non vi pare? Peccato però che, almeno negli ultimi tempi, la sicurezza non sia all’ordine del giorno. Proprio ieri una donna di 65 anni che percorreva a piedi la pista ciclabile all’altezza di Appiano, è stata aggredita alle spalle, gettata a terra e derubata in pieno giorno. Questi fatti, purtroppo ancora troppo frequenti a Roma, sminuiscono l’impegno che c’è stato nella costruzione di questa pista, mettono in pericolo i cittadini, privano la libertà e impediscono a donne sole di passeggiare in tranquillità durante una giornata di sole, dopo una dura giornata di lavoro.
Piano di sicurezza
Nel progetto di Marino, con il piano della nuova mobilità, si era pensato di allungare in un secondo momento la pista fino alla stazione di San Pietro. Con il passare del tempo e l’arrivo della sindaca Raggi questo progetto ammirevole non è più andato in porto. Al momento però forse, invece di mettere troppa carne al fuoco, bisognerebbe piuttosto pensare a un piano di sicurezza. Un modo che faccia sì che famiglie, bambini e donne non abbiano paura di passeggiare con il sole delle 14.30 del pomeriggio su una pista ciclabile vicina al centro cittadino.
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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