Dovrei tornare sia in Spagna che in Portogallo, perché un piccolo assaggio di queste due culture, vicine ma distanti, di certo non mi è bastato. Scoprite il mio viaggio!

Spagna

È la primavera del 2018, ho appena deciso di trasferirmi a Milano. Non conosco nessuno, eccetto i genitori di una delle mie più care amiche. Lei, invece, ha appena fatto i bagagli per Chicago, dove trascorrerà tre anni per un post dottorato di ricerca. Qui ci vuole un viaggio per smorzare la tensione. Con un’altra amica, conosciuta ai tempi del pattinaggio a Roma, decidiamo quindi una meta ignota a entrambe: Siviglia. Ah, quanto adoro la Spagna! Sono già stata a Madrid con la scuola in quinto ginnasio, a Barcellona con mia madre una decina d’anni fa, a Bilbao e a Santander per il viaggio di maturità. Che bei ricordi!

Siviglia

Dunque, alla fine dei conti, siamo in due. Io parto da Roma e Rossella da Malmö, in Svezia, dove sta finendo l’università. Il suo volo arriva a Siviglia poco prima del mio. Quando scendo dall’aereo e supero i controlli la vedo lì ad aspettarmi, in mezzo a mamme con le lacrime agli occhi e fidanzati con cartelli sdolcinati. “È come nei film” esclamo io abbracciandola, felice di rivederla. Dopo aver placato un attacco di risarella acuta, andiamo a prendere l’autobus per raggiungere il centro cittadino. Abbiamo affittato un appartamento in centro per 5 giorni. La proprietaria, Oli, già ci sta contattando per sapere a che punto siamo.  Con uno scarso spagnolo romanizzato le diciamo che “Nos semos sul pullman”. La sua risposta “No entiendo” ci fa capire che i nostri sforzi non sono bastati. Sapere italiano, inglese e svedese ci ha fatto sembrare lo spagnolo una lingua troppo semplice rispetto a quello che è in realtà.

Turiste

In qualche modo riusciamo presto a raggiungere l’abitazione e Oli ci fa strada per tre piani di ripide scale. La ringraziamo, ci sistemiamo e usciamo subito. Plaza de España, Parco Maria Luisa, Alcazar, la Cattedrale, il museo del flamenco, Metropol Parasol, Torre dell’Oro, Plaza de Toros. Passiamo tre giorni a camminare tra le meraviglie di questa città della Spagna meridionale, nonché capitale della regione dell’Andalusia. Non passeggiamo e basta a dire il vero, mangiamo e facciamo anche tante foto finché la mia fidata macchina fotografica non decide di rompersi. Ci consoliamo assaggiando le specialità del luogo: tostadas, jamon, churros, gazpacho, una marea di patatas bravas, tortillas e l’immancabile pesce, fritto, in padella, alla griglia, in tutte le salse.

Faro, Portogallo

Il quarto giorno siamo in visita a Faro, in Portogallo. Saliamo sul pullman la mattina presto e in tre ore siamo lì. Appena scendiamo ci sembra di essere arrivate in una cittadina diroccata, vecchia, con l’intonaco delle piccole case scrostato e le strade dissestate, poche persone in giro e anche molto diffidenti.

Senza perderci d’animo ci dirigiamo verso il centro di Faro e scopriamo una città totalmente diversa, piena di gente, turisti, bambini, nuova, bella, colorata e, soprattutto, affacciata sul mare. Siamo nella regione portoghese meridionale dell’Algarve, una chicca dal fascino misterioso e pittoresco. La Cattedrale, la città vecchia, il museo d’archeologia, il parco naturale e le spiagge. Siamo incantate. A pranzo un piatto di Arroz con polvo, riso con polpo, e un dolce alle mandorle, ci ridanno tutte le energie necessarie per affrontare il pomeriggio. Passeggiando per il centro troviamo un negozio di macchinette fotografiche e con 11€ acquisto una usa e getta della Kodak. Sono emozionata, non ne maneggiavo una da anni! Prendiamo il trenino cittadino per rifare il tour della città al completo e poter immortalare ogni angolo delle strade.

La sera tardi siamo di nuovo a Siviglia, un ultimo giro e il giorno dopo ripartiamo in direzione dell’aeroporto. Una volta atterrate a casa, Rossella corre a prepararsi per gli esami della sessione estiva dell’università di Malmö. Io invece mi preparo per un nuovo viaggio dall’esito ignoto: il mio imminente trasferimento a Milano. La vacanza è servita, la tensione è smorzata, sono pronta a partire per una nuova avventura!

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Testo e foto: Giulia Di Giovanni

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Con questo articolo partecipo al concorso #unblogalmese del mese di ottobre 2019 indetto dal blog Trippando

2 Commenti

  1. Questo articolo mi ha fatto venire una voglia matta di prendere un volo e partire! Complimenti anche per le foto, si vede che hai occhio per i dettagli 🙂

    • Ciao Michela, assolutamente da non perdere Spagna e Portogallo! Grazie per i complimenti e buona partenza 🙂

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