Tre giorni di festa a Milano per l’arrivo degli Alpini, tante sfilate e eventi in programma.
Alpini
Sono ovunque. Ogni angolo della città, ogni bar, ristorante, anche il meno rinomato, è pieno di penne nere. Gli Alpini hanno letteralmente invaso Milano. Cento anni dalla fondazione dell’Associazione nazionale (Ana) avvenuta qui nel 1919. È questo il motivo di tanta trepidazione.
La capitale della moda si trasforma dal 10 al 12 maggio. I cartelloni pubblicitari del Salone del Mobile, passato da poco, sono sostituiti dalle locandine dell’Adunata. Striscioni con la scritta “Benvenuti Alpini” sono dappertutto, in città e fuori. Anche in quei numerosi paesini a 15-20 km da Milano che finiscono tutti in “ate”: Segrate, Liscate, Carugate, Vignate.
Accampamenti e stand
Parco Sempione è pieno di tendoni militari, fuori dal Castello Sforzesco e nei dintorni del Duomo non mancano stand gestiti da ragazze in abiti tirolesi che vendono brezel, birra Forst, panini e vin brulé. Nei piccoli spazi verdi cittadini si scorgono mini accampamenti: chi pianta una tenda due posti Quechua, chi apre un tavolino da campeggio e gioca a briscola e chi, immancabilmente, beve, canta e si diverte.
Il programma
Tutto comincia la mattina di venerdì 20 maggio con l’alzabandiera e la successiva deposizione della corona ai Caduti. In serata una bellissima sfilata da Piazza del Carmine, nei dintorni di Cairoli, fino all’arrivo a palazzo Marino, dove il sindaco di Milano, Beppe Sala, fa un breve discorso di ringraziamento.
Sabato l’evento di punta è il suggestivo lancio dei paracadutisti alle 12. La festa prosegue poi fino a tarda sera con concerti, cori e fanfare.
Domenica alle 9 l’ultima sfilata da Porta Venezia a Foro Bonaparte con il finale saluto dei sindaci di Milano e Rimini e il passaggio della stecca.
Conclusioni
Tre giorni di festa tra sole e nuvole, tra celebrazioni e commemorazioni delle famose truppe da montagna dell’esercito italiano. Cappellini verdi con una penna nera indossati da Alpini anziani, da ragazzi, bambini e immancabili gruppi di cinesi sorridenti. Così si conclude la 92esima Adunata dell’Ana e i festeggiamenti per il Centenario dalla fondazione.
Non sono mancati atti vandalici, presenti purtroppo anche in occasioni di celebrazioni e, ormai rara, unità nazionale.
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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