A Milano non erano abituati a pizza al taglio e supplì da mangiare camminando, oggi grazie a Romoletto lo street food diventa moda.

Roma a Milano

Finalmente un po’ di romanità a Milano. Per la precisione in Corso di Porta Ticinese ha aperto Romoletto, pizzeria al taglio di ispirazione romana. Ma qui oltre alla pizza si può trovare molto di più, come i supplì al telefono al gusto pomodoro, ragù o cacio e pepe.

Le pizze

Tra le proposte diversi tipi di pizza alla pala più un paio giornaliere a scelta dello chef. Non mancano focacce farcite, bibite per tutti i gusti e insalate o macedonie con lo yogurt per chi vuole stare più leggero. Insomma se si passa per il Duomo o per via Torino e si vuole proseguire verso Porta Ticinese per ammirare i Navigli, tappa doverosa è questa neo-pizzeria. Aperta da un paio di mesi infatti ha riscosso subito un grande successo. Sicuramente grazie anche ai gestori e alle ragazze sorridenti al banco ma soprattutto grazie alla qualità dei prodotti proposti.

Il supplì

I più dei milanesi ancora entrano nel locale chiedendo se quegli ovali di riso fritto siano arancine. Ebbene no. Come scritto sapientemente sulle pareti del locale infatti il termine deriva dal francese “surprise” poi italianizzato in “supplì”. Secondo la leggenda, sotto l’occupazione napoleonica di fine ‘700, i soldati quando assaggiavano questa pietanza romana esclamavano stupiti “surprise” perché all’interno del piccolo ovale fritto si nascondeva la sorpresa della mozzarella filante.

Arancina o supplì?

Fra l’altro tra le arancine, tipicamente siciliane (o arancini, che dir si voglia), e i supplì ci sono alcune importanti differenze. Il piatto romano infatti ha la forma di una polpetta allungata, è condito principalmente con riso al ragù di carne e viene immerso nell’uovo per consentire all’impanatura di attaccarsi al meglio. L’arancino invece può avere diverse forme, è più grande, ha svariati condimenti e viene impastellato.

La legge di Romoletto

Si legge nel locale di Romoletto: “85% di idratazione, 48 ore di lievitazione, per un risultato caratterizzato da leggerezza, croccantezza e digeribilità”. Provare per credere.

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Testo e foto: Giulia Di Giovanni

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