Sono alla scoperta della Liguria da ormai tre anni. Oggi mi trovo a Chiavari (GE), un connubio di mare, arte e cultura.

Finalmente mare

Il weekend che abbiamo appena passato a Chiavari è capitato un po’ per caso. La nostra meta iniziale era Sestri Levante o, in alternativa, Lavagna. Prenotando all’ultimo momento ed essendo già in alta stagione, tutti gli alberghi a buon prezzo delle cittadine da noi scelte erano full. I nostri requisiti sono sempre i soliti: centro città, a pochi passi dal mare e colazione inclusa. Con questi presupposti, l’alternativa che abbiamo trovato è a Chiavari, ad appena 8 km da Sestri. Progettiamo quindi di dormire solamente qui e trascorrere il resto del fine settimana nella magica Baia del Silenzio.

Stavolta niente moto, il tempo è instabile e gli indumenti da pioggia sono finiti in chissà quale scatolone riposto in cantina. Non abbiamo la macchina, perciò decidiamo di avventurarci in treno. Con un comodo Intercity in poco più di due ore siamo a Chiavari. Per raggiungere l’albergo ci rechiamo sul lungomare e percorriamo a piedi circa 900 metri. Basta questa passeggiata per farci cambiare idea: trascorreremo il nostro breve weekend interamente in questa incantevole città.

spiaggia sassi

Chiavari

Ci troviamo al centro del Golfo del Tigullio, a est di Genova e percorriamo a piedi Corso Valparaiso per raggiungere il nostro hotel. Qui è pieno di locali, abbiamo l’imbarazzo della scelta per la cena. Poggiamo gli zaini e corriamo a fare un bagno in un’acqua quasi gelida. La spiaggia di sassi non è per niente affollata, ormai sono le 18.30, l’acqua è trasparente, il sole si sta pian piano nascondendo dietro le montagne. Che spettacolo, acqua salata, monti e palazzi moderni che ricordano la forma delle navi.

Per cena, tutti i ristoranti della zona sembrano essere prenotati, allora optiamo per una pizzeria con tavolini all’aperto nella grande piazza dei pescatori. Dopo una margherita con brie, speck e granella di noci e una salsiccia e friarielli, accompagnate da due Menabrea, una bionda e un’ambrata, decidiamo di andarci a fare un giro in centro. Passiamo accanto a palazzi bellissimi, ci sembra di essere a Londra, con le sue tipiche finestre a bovindo, i cancelli eleganti e le scalinate per raggiungere il portone di casa.

finestra a bovindo

chiavari centro

Piazza Mazzini

Arriviamo in piazza Mazzini dove, oltre alla scultura dedicata al celebre patriota, vi è l’ex palazzo di Giustizia. L’edificio, sede del Tribunale chiavarese fino al 2013, è situato nel cuore del centro storico. Eretto nel 1886 sul luogo dell’antica Cittadella del ‘400, costruita dalla Repubblica di Genova, il palazzo si presenta in stile medievale con chiari richiami al gotico toscano.

piazza mazzini

Qui, oltre all’enorme piazza e alle sue icone, ad attirare la nostra attenzione sono i suggestivi portici che caratterizzano il centro città. Documentandomi su internet, apprendo che il sindaco Marco Di Capua sta preparando la candidatura per far diventare questi bellissimi portici, patrimonio dell’UNESCO. Davvero un meritato riconoscimento. Qui, infatti, in via Martiri della Liberazione, sembra di essere un po’ a Bologna, si respira una particolare magia. Sotto le arcate ci sono negozi di ogni genere, non solo grandi catene ma anche piccole botteghe e antichi forni.

portici chiavari

Nostra Signora dell’Orto

La mattina seguente eccoci in piedi di buon’ora, colazione in relax e dritti verso l’antico forno sotto ai portici per fare scorte di focaccia classica e di Recco. Abbiamo il pranzo assicurato e anche qualcosa in più per i vicini di casa a Milano che hanno pensato al nostro gatto nelle appena 30 ore di nostra assenza. Tornando verso il lungomare, passiamo per piazza Nostra Signora dell’Orto, dove si trova l’omonima Cattedrale edificata nel 1613. Un’altra perla architettonica della città di Chiavari.

Nostra Signora dell’Orto

Adesso abbiamo sono un obiettivo per le 5 ore che ci restano da passare in Liguria: mare, mare, mare.

lungomare chiavari

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Testo e foto: Giulia Di Giovanni

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